Lacrima (sul fuoco di una confessione)


C’è una certa stanchezza di fondo che mi stramazza.
Il non saper comunicare mi stanca. Mi ammazza. Il pensiero che non ci sia nessuno ad ascoltarmi mi manda al manicomio, ma non è mania di share. Se è possibile è anche peggio.
E’ come urlare ad una folla in una strada vuota.
Forse è il mio modo di parlare, forse quello che dico non è interessante. Forse sono uno solo uno stronzo.

Il mio inutile sabato sera è fatto di lustrini e sorrisi finti. “Ballando con le stelle”, dicono. Il buonismo da primo canale mi dà davvero allo stomaco. C’è trucco sparso ovunque nello studio, e c’è chi lo guarda come un vero rialiti. C’è chi piange per televisione. Mi dispiace, ma non ci credo.

C’è chi in casa guarda il fuoco perso nell’infinito del nulla. Ci si può non parlare per giorni, ma con un bacio sulla fronte prima di andare a dormire ci si dice tutto.

Questo è il mio bacio sulla fronte, per chi lo volesse.
http://grooveshark.com/s/Teardrop+Acoustic/3uR5Y0?src=5

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2 risposte a Lacrima (sul fuoco di una confessione)

  1. 'n' amico ha detto:

    E’ che chi a ti chi ascolta non sempre viene da dire “sì, ho sentito”. Le chiacchierate più belle sono quelle che ti lasciano spiazzato senza parole, no? 🙂

    Notte, Pe’

    • bigjimi ha detto:

      ciao “N’amico”! è che a volte esprimersi è dura, e non mi riferisco solo a delle chiacchiere fatte ad alta voce in garage…
      è che a volte basta leggere una parola scritta da qualcuno per sapere che non sei solo, la mia è un’ esigenza di contatto… è dura da spiegare senza cadere nella retorica 🙂
      comunque davvero, grazie per l’ascolto… ma soprattutto grazie per il contatto 🙂

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