uccidimi “sarah”…con amore (lucky…o no?)

Sono lanciato
questa volta sono lanciato
sento che la mia fortuna potrebbe cambiare
uccidimi sarah
uccidimi di nuovo con amore
sarà un giorno magnifico

tirami fuori da questo disastro aereo
tirami fuori dal lago
perché sono il tuo supereroe
siamo in piedi sull’orlo

il capo di stato ha richiesto
proprio me
ma non ho tempo per lui
sarà un giorno magnifico!
sento che la mia fortuna potrebbe cambiare

tirami fuori da questo disastro aereo
tirami fuori dal lago
sono il tuo supereroe
siamo in piedi sull’orlo
siamo in piedi sull’orlo…

Lucky – Radiohead

sono in piedi su un burrone, mentre mi guardo indietro e cerco un ipotetica sarah che mi tiri fuori dal disastro aereo che sembra essere la mia vita.

ma sarah non c’è, sant’iddio, e seppure ce ne fosse una, non riesco a far sentire in modo convincente la mia voce: guardami "sarah"!

magari la mia vita sta per cambiare da un giorno all’altro, ma io questo non lo so e continuo a sperare di uscire da questo limbo infernale (scusate il contrasto concettuale delle parole "limbo" e "infernale"…) che sarebbe la mia vita.

cado nel burrone o faccio un passo indietro verso la salvezza.

l’unica condizione è che "sarah" si accorga di me, "uccidendomi con amore" e ponendo fine a questa patetica condizione di ricerca…

mi sento un po come l’orlando furioso, che si gira intorno tra selve e castelli fatati, colmi di fantasie e miriadi di illusioni…una sarah a destra, l’altra corre a sinistra…un altra si affaccia allo specchio della camera da letto del Rodomante, e quando la vedi sei così disilluso da non crederci…un altra illusione…o no?

a volte analizzando i miei miraggi, vedo in tutto questo qualcosa di vero, ma non so…quanto è vero e quanto non lo è? quanto c’è di vero in cio che vedo?

da bravo Razionalista do troppo peso ai miei pensieri, e da bravo Empirista do troppo peso alle mie esperienze, creando dei giudizi sintetici a  priori tutt’altro che positivi…una scienza a priori distruttiva insomma (si vede la filosofia kantiana?)

"sarah", se ci sei batti un colpo (ma non dietro la schiena, che se no mi spingi nel burrone)